Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 63 del 15 marzo 2023 il Decreto Legislativo n.24 con il quale è stata data attuazione alla direttiva (UE) 2019/1937 del Parlamento europeo e del Consiglio riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione Europea. Il Decreto legislativo n. 24/2023 disciplina la protezione delle persone che segnalano violazioni di disposizioni normative nazionali o dell'Unione europea che ledono l'interesse pubblico o l’integrità dell'amministrazione pubblica o dell'ente privato, di cui siano venute a conoscenza in un contesto lavorativo pubblico o privato.
Il sistema è aggiornato alle nuove disposizioni normative (D.lgs. 24/2023) riguardanti le segnalazioni interne, segnalazioni esterne, l’obbligo di riservatezza e le divulgazioni pubbliche, nonché le misure di protezione. Il Sistema tutela autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza in ragione di un rapporto di lavoro, nell’ambito del settore pubblico o del settore privato a seconda dei casi, quindi non soltanto i dipendenti di amministrazioni pubbliche, enti pubblici economici ed enti di diritto privato sottoposti a controllo pubblico, ma anche lavoratori o collaboratori delle imprese fornitrici di beni o servizi e che realizzano opere in favore dell’amministrazione pubblica, e i lavoratori o collaboratori dei soggetti del settore privato cui si applicano le disposizioni del D. lgs. 24/2023
Il D. Lgs. 24/2023 rafforza la protezione e la estende a soggetti diversi da chi segnala, come il facilitatore o le persone menzionate nella segnalazione.
Per quanto riguarda la Pubblica amministrazione, in caso di misure ritorsive dovute alla segnalazione, l'ANAC informerà il Dipartimento della Funzione pubblica per gli eventuali provvedimenti di competenza e potrà irrogare sanzioni da 10.000 a 50.000 euro nei confronti del responsabile, mentre in caso di licenziamento il lavoratore sarà reintegrato nel posto di lavoro.
E’ attiva la piattaforma per la segnalazione al Responsabile della prevenzione della corruzione di illeciti da parte dei dipendenti di Assemblea Territoriale Idrica e dei lavoratori e collaboratori delle imprese fornitrici di beni o servizi presso l’Ente.